21/01/2013, 20:47
Per cambiare tema, che c'è troppa allegrezza (ho cominciato io, chiedo perdono)
Tre sono le fiere, le promesse di morte,
Tre volte verranno, bussando alle porte.
Solo chi attende, chi lo veglia e chi lo ama,
Sentirà le belve uscite dalla tana.
Se odi i colpi trattieni il respiro,
Aprì l'uscio e non fare un sospiro,
Lasciale entrare, una, due e tre,
Spera non vogliano prendere anche te.
Guidale, portale, mostragli il tuo caro,
Non ti curare se non vuol andare con loro.
Non le guardare, non ascoltare, non ti curare,
Della carne dilaniata del tuo familiare,
Del tuo vecchio nonno o di tuo figlio malato,
E pensa che, lo sai, ormai lui è spacciato.
Salvati almeno tu, dagli artigli affilati,
Dai denti sbavanti, dagli occhi infuocati.
Lasciale divorare, non sentire
Le suppliche, le richieste, le grida di dolore.
Forse questa notte almeno tu vivrai.
Se non ti vedono, tu forse non morirai.
Da vicino nessuno è nOrMaLe
La vita è una corsa, e io sto cercando una panchina
Una risata vi seppellirà