10/12/2015, 5:13
Caro nonno che sosti davanti al cancello della scuola, mentre tuo nipote NON sta uscendo ma mio figlio SÌ, voglio augurarti buon Natale.
Mentre vado via col mio bimbo, tu sei ancora lì, come già eri lì quando sono arrivato.
Immagino il tuo Natale, lì davanti, coperto di brina, denti che battono, alle due e trentasette del 25.
Nel silenzio, alzi gli occhi. Tra le stelle, un puntino: dlin dlin.
La slitta atterra, le renne scalpitano; scende il Gabibbo barbuto col sacco: “Oh oh!”
Non sorridi causa ibernazione.
Il panzone rossobianco tira fuori torroni, salami, sfilatini, lambrusco e quant’altro, ti combina tipo albero di Natale della cuccagna, così da darti altre scorte per continuare la tua dolomitica resistenza a oltranza, lì, davanti al cancello, per gli anni a venire.
Lacrime grate si ibernano, mentre il brufolone sale; e fa manovra, non passa, perché tu no, di lì non ti sposti.
Da vicino nessuno è nOrMaLe
La vita è una corsa, e io sto cercando una panchina
Una risata vi seppellirà