Con la riscrittura mi viene da tagliare o da stravolgere e non riesco a ritrovare in quel testo la stessa emozione e concentrazione di quando l'ho scritto. Non dico che era venuto bene, ma in quel momento ho creato una storia buona per me.
Per essere buona anche per un lettore ha bisogno di essere scritta, ma non sono sicura più di tanto. Nel senso che "emotivamente " poteva funzionare, dal punto di vista letterario no.
Non riesco a far combaciare le due cose.
Ecco perché parlavo di buttarlo. È più facile scrivere ex novo che aggiustare.
Quindi devo capire bene se ci sono parti che ha senso tenere.
Motivo per cui è bene lavorarci per pezzi.
Da iniziare, insomma e vedere, di nascosto, l'effetto che fa.

"Di una cosa sono convinto: un libro deve essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi".
F. Kafka