Per cui:
1. Prima persona interna:
Dannazione! Oggi devo essere in ufficio presto, e figurati, niente calzini nel cassetto. Porc... E poi ieri ha perso pure l'Inter, non ce la posso fare: "Gina! Dove sono i miei calzini?"
Silenzio, chissà cosa sta facendo, figurati se ha tempo per i miei calzini, lei. Dovrà sparecchiare, figurati, un impegno biblico.
Vabbé, inutile gridare, meglio fare un sospiro, e pazienza. E via in salotto che è tardi!
Porc! "Gina!" Ahi, mi ha sbattuto contro appena uscito dalla camera, cosa corre! E per terra tutti e due.
Oh, cos'è? Non ci vedo niente. Ah, era un calzino sulla faccia.
Prendo l'altro da in testa a Gina, che mi guarda con tutti i capelli arruffati... Carina: "Stai proprio bene così!"
Mi guarda e ride. "Ah ah ah!"
2. Terza persona con focalizzazione interna:
Gina è in cucina, sparecchia la colazione. Da sola, come sempre. Chissà perché tutte le mattine tocca solo a lei. "Gina, dove sono i calzini? Nel cassetto non ci sono." Gina si ferma, mani sui fianchi. Gino è già in camera a cambiarsi, quello deve fare, ma non riesce nemmeno a trovare i calzini.
Per forza, dove vuole che siano? Da stirare. Se l'aiutasse un po' lo saprebbe, e non si metterebbe a strillare per tutta la casa come un bifolco.
Prende fiato per strillare indietro ma poi si ferma, lei è troppo signora. Fa un sospiro e va in salotto, infila la mano sotto la terza pila di panni sul divano, a sinistra sotto le gonne. Quelli blu andranno bene, e si affretta in camera.
Svolta sulla soglia, e
bum, ecco Gino che l'investe. "Ah!" Gina strilla per lo spavento, e entrambi finiscono per terra. I calzini volano in alto, e poi tutto buio.
Che succede? Torna la luce, Gino ha un calzino in mano e l'altro lo sta sollevando da sopra la sua testa. Le dice: "Stai proprio bene così." Lei lo guarda con la camicia e le mutande. Proprio un macho. Le vien da ridere, e lui la segue: "Ah ah ah!"
3. Terza persona esterna neutra, senza focalizzazioni:
In casa Grilli, come tutti i giorni, Pino si sta vestendo in camera mentre Gina sta sparecchiando. Lei sbuffa, lancia occhiate alla porta. Lui infila di corsa la camicia, poi si lancia sui cassetti, ne apre uno, ma è vuoto. Alza gli occhi al cielo, sbuffa, poi strilla: "Gina, sai dove sono i miei calzini?"
In cucina Gina si ferma, pugni sui fianchi. Sbuffa anche lei, prende fiato per parlare, poi però sospira e va in salotto. Sul divano ci sono i panni stirati, infila la mano sotto la terza pila a sinistra sotto le gonne e tira fuori quelli blu. Va verso la camera, ma Gino sta correndo fuori e sulla soglia si scontrano.
"Ah!" grida lei e finiscono per terra. I calzini volano per aria e finiscono uno sulla testa di Gino e l'altro sui capelli spettinati di Gina.
Gino toglie il suo dalla faccia, poi solleva quello su Gina: "Stai proprio bene così."
Gina sorride, guarda il marito, poi scoppia ridere: "Ah ah ah!" seguito da lui.
4. Terza persona esterna, onniscente:
In casa Grilli, come tutte le mattine, Pino è in camera che si sta vestendo e Gina è in cucina che sparecchia la colazione da sola e si chiede perché tutte le mattine tocchi solo a lei.
Pino è in ritardo perché oggi deve essere in ufficio prima. Apre un casssetto, cerca, ma è vuoto. Niente calzini. Ieri ha anche perso l'Inter e non ce la fa a cercarli da solo, per cui grida: "Gina sai dove sono i calzini?"
Gina smette di spazzare e porta i pugni ai fianchi. Certo che lo sa: in salotto sul divano terza pila di panni da stirare a sinistra sotto le gonne. Se Gino l'aiutasse un po' di più non avrebbe bisogno di strillare. Sta per urlarglielo ma non ha intenzione di abbassarsi al suo livello così va in salotto, li prende e si affretta verso la camera.
Pino sta per urlare di nuovo ma ci ripensa, meglio fare un sospiro e correre da Gina.
I due si incontrano sulla soglia, Gina si spaventa: "Ah!" Gino l'investe e entrambi cadono. I calzini volano in aria e finiscono sulla testa dei due.
Pino toglie il suo, poi solleva quello sulla testa della moglie. Ha tutti i capelli arruffati: "Stai proprio bene così."
Gina lo guarda, camicia, mutande e sedere per terra. Proprio un macho.
Le scappa da ridere: "Ah ah ah!" e lui fa altrettanto.
Che dite? Commenti? Considerazioni? Errori? Sapete fare di meglio?
